Avventura di Famiglia (Livigno)

Andando a Livigno incontri paesaggi e panorami stupefacenti..  soprattutto nell’ultimo tratto di strada quando inizia la salita. Quando il tutto è unito alla compagnia della tua famiglia si trasforma in un giorno bellissimo. Mancava mia figlia la maggiore dei tre ma quel giorno aveva altri programmi in compagnia dei suoi amici. Pazienza sarà per la prossima e nel frattempo io, mia moglie, ed i nostri due figli maschi partimmo per il confine Italo/Svizzero montano più noto dalle nostre parti, per l’appunto Livigno! Sarebbe potuto essere un normale giorno di Agosto ma dimenticate che ci sono io in quest’avventura. Una mia decisione testarda e soprattutto sbagliata mi porta a scegliere la “Mazda 3”, 271.000 km e “ciccia” che uso normalmente in pianura e per recarmi al lavoro, come mezzo di trasporto. Il primo tratto di strada “lievemente pianeggiante” o meglio leggermente in salita nessun problema. Una comodità assoluta ed una perfezione nella ciclistica da battere le più nuove e meglio equipaggiate autovetture moderne. Ma giunti in salità un disastro! 😭😭😭. La mia macchinetta elogiata fino ad un secondo prima ad un tratto inizia a mostrare una sfilza di alert & warning. H E L P ! Mi sentivo come l’astronauta dell’Apollo 13 : “Hudston abbiamo un problema” , ma dentro di me dicevo: “altro che un problema, qui abbiamo una fottuta serie di problemi” 😂😂😂. Per farla breve il motore si è surriscaldato così tanto che la potenza è calata drasticamente tanto che neppure nelle marce più basse la macchina aveva la potenza necessaria alla salita. Ero già in Svizzera, il pedale dell’acceleratore schiacciato al massimo, marcia 2^a il carburante calava a vista d’occhio, mia moglie in agitazione cosmica ed i ragazzi a ruota : “papà, ma riusciamo a farcela?”. Io più incazzato che mai poiché appena speso tre mila €, e dico tre mila euro dal meccanico per una rigenerazione totale della ciclistica con rettifica degli iniettori e del turbo! Alla fine però arrivammo, con più di 2 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Soste per far riposare il motore e portarlo ad una temperatura che mi avrebbero permesso di utilizzarlo a piena potenza, credo che alla fine aver fatto quattro pit stop e sicuramente in uno dei quali abbiamo pure pranzato al sacco. Beh, dai un’avventura all’insegna dell’imprevisto e del divertimento. 😄😄😄👋🏼👋🏼👋🏼.